Value Investing: cos’è e come funziona. E’ ancora valido nel 2024?

Value Investing è una tecnica per investire in azioni elaborata da Benjamin Graham e David Dodd nel 1928 che ha generato risultati veramente straordinari.

Un esempio? Il famoso Warren Buffett, uno degli uomini più ricchi del mondo, è riuscito ad accumulare la sua immensa fortuna partendo da zero proprio applicando alla lettera i principi del Value Investing.

In questo articolo spieghiamo nel dettaglio che cos’è il Value Investing, come può essere applicato oggi e quali sono i limiti di questa tecnica.

Il nostro obiettivo è quello di aiutare concretamente coloro che vogliono iniziare a investire: per questo mettiamo subito in evidenza alcuni strumenti indispensabili.

Un esempio? La piattaforma eToro che consente sì di investire sui mercati ma è anche il più grande social network sul trading al mondo e, soprattutto, consente di copiare quello che fanno gli altri trader iscritti alla piattaforma, selezionati sulla base dei risultati che hanno ottenuto in passato.

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📕 Metodo:Value investing
❓ Cos’è:Strategia di investimento in base al valore
📊 Mercato di riferimento:Azioni
✔️ Efficacia:⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
🧮 Difficoltà:⭐️⭐️
📍 Dove usarlo:eToro / AvaTrade

Che cos’è il Value Investing, in parole semplici

Investire in azioni non è complicato, anzi: purtroppo, però, ci sono tanti falsi guru interessati a vendere corsi di scarso valore che confondono le acque, presentando la Borsa come un mercato difficile, da dominare con tecniche arcane. Ovviamente queste tecniche le conoscono solo loro e per questo le vendono a caro prezzo.

In realtà, possiamo dire che esistono due tipi di tecniche per investire in Borsa:

  1. Value Investing
  2. Growth Investing

Il Value Investing si fonda sul principio che bisogna valutare le aziende in base al loro valore tangibile e agli utili attuali. In questo caso si attribuisce molta meno importanza al trend di mercato e alle previsioni future. Questi elementi sono invece alla base del Growth Investing.

Alla base del Value Investing c’è l’idea che l’investimento in azioni è un vero e proprio business: le azioni vanno valutate con cura, comprate a prezzo basso e rivendute poi ad un prezzo più alto.

In pratica, fare Value Investing significa cercare di essere immuni dall’irrazionalità propria del mercato: bisogna comprare (con cura e attenzione) quando il mercato scende e vendere (sempre con cura e attenzione) quando il mercato sale.

Il fatto è che spesso i mercati sono guidati da elementi irrazionali. Quando si verifica un panic selling e tutti vendono, ad esempio, è il momento di comprare. Quando tutti comprano azioni, è il momento di vendere.

Come valutare le azioni

Detta così, sembra essere semplice e in effetti lo è. Come si fa a decidere se un’azione ha un prezzo sufficientemente basso? L’inventore del Value Investing, Benjamin Graham, ha elaborato una formula matematica per calcolare il valore di un’azione:

√(22,5 * Utile * Valore Contabile)

Se il prezzo di un’azione è più basso del numero di Graham, allora l’azione è sottovalutata e vale la pena comprare.

Si tratta di calcoli facili da fare, visto che i dati delle aziende quotate sono pubblici. In ogni caso dobbiamo aggiungere che Warren Buffett, apostolo del Value Investing, utilizza un approccio ancora più facile, di tipo qualitativo piuttosto che quantitativo (lo vedremo più avanti) per decidere su cosa investire.

Che cosa serve per fare Value Investing

Il principio alla base del Value Investing è tutto sommato molto semplice: comprare azioni quando i prezzi sono bassi , quando sono azioni sottovalutate e rivenderle quando i prezzi sono alti, incassando un buon profitto.

Il valore delle azioni, questo è un punto importante, deve essere calcolato in modo oggettivo, non con illusioni soggettive come il trend di mercato o l’aspettativa di utili futuri. Tra l’altro, le aspettative di utili futuri sono sempre gonfiate per eccesso. Solo gli utili attuali sono oggettivi.

Se i concetti alla base del Value Investing sono così semplici, come mai così tanti investitori falliscono nel momento in cui provano ad applicare la tecnica?

Il fallimento, di solito, non è tecnico ma psicologico: seguire i principi del Value Investing significa comprare quando il prezzo di un’azione scende e mantenerla anche se il prezzo continua a cadere in picchiata (sempre se i presupposti che ci hanno spinto all’acquisto siano ancora veri).

Insomma, se ho comprato un’azione perché è conveniente secondo il numero di Graham, non devo farmi spaventare da un crollo del mercato. Purtroppo molti investitori hanno una paura illimitata di perdere soldi e quindi vendono se si verificano dei crolli.

L’investitore intelligente (secondo la definizione di Benjamin Graham), come abbiamo detto, durante i crolli compra.

Ecco, quello che manca a molti per essere investitori intelligenti e avere successo con il Value Investing è proprio il controllo delle emozioni.

Value investing formula

Graham ha dedicato lungo tempo al perfezionamento della propria teoria. Ciò ha fatto sì che l’economista si impegnasse nel creare una formula per il value investing che fosse universalmente applicabile.

L’obiettivo era quello di creare un calcolo valido per tutti e semplice da padroneggiare anche per gli investitori e gli analisti alle prime armi.

Lungo un percorso durato oltre 20 anni, Graham concluse che la formula del value investing fosse:

V = EPS(8,5+2g)*(4.4/rAAA)

Facciamo chiarezza su questi fattori:

  • V =  valore intrinseco di un titolo
  • EPS (earning per share) = utile per azione, quanto ci si aspetta che l’azienda guadagni entro 12 mesi
  • 8,5 = rapporto prezzo/utili nel caso in cui l’azienda abbia una crescita pari a 0
  • g = ritmo di crescita previsto nei successivi 5 anni
  • 4,4 = ritorno minimo di un investimento per contrastare l’inflazione
  • rAAA = rendimento su un’obbligazione corporate trentennale con valutazione tripla A

Una volta fatto questo calcolo, il valore corrispondente a V potrà essere confrontato con l’attuale quotazione di mercato delle azioni che stiamo valutando.

Se V è pari o superiore alla quotazione di mercato, allora non ci sarà margine per fare value investing. Il discorso cambia nel momento in cui V è inferiore alla quotazione di mercato attuale, facendoci capire che il titolo è sottovalutato e verosimilmente siamo nel momento giusto per comprare in attesa che il mercato lo riporti su valori più consoni.

Libri per imparare il Value Investing

Qual è il miglior libro di trading per imparare il Value Investing? A questa domanda molti risponderebbero, con ragione, L’Investitore Intelligente di Benjamin Graham. In questo libro (del 1949) Graham espone le sue teorie al grande pubblico.

Ovviamente si tratta di un libro datato (sebbene ne vengano pubblicate edizioni aggiornate periodicamente, l’ultima a luglio 2020) e con un apparato teorico piuttosto consistente che potrebbe scoraggiare gli investitori alle prime armi che vogliono iniziare subito a investire senza errori.

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Se rientri in questa categoria, probabilmente faresti meglio a dare un’occhiata al corso gratuito offerto dal broker AvaTrade.

Si tratta di un corso completo, che spiega veramente come impostare e gestire gli investimenti senza errori e con grandi potenzialità di rendimento.

Questo corso è diventato famoso perché è completamente orientato alla pratica e scritto in un linguaggio molto semplice, quindi adatto anche a chi è veramente agli inizi. Il successo è tale che conta già centinaia di migliaia di download.

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AvaTrade è una piattaforma di investimenti online molto famosa, una delle più utilizzate in Italia ed in Europa, che ha creato il corso proprio per aiutare ulteriormente i suoi clienti.

Chiunque si iscriva a AvaTrade, oltre a poter sfruttare gratis l’ottimo corso di cui abbiamo parlato, viene seguito passo a passo da un vero esperto di investimenti che fornisce consigli e indicazioni precise.

Si tratta del modo migliore per iniziare a investire, anche perché è disponibile gratuitamente una piattaforma demo che consente di investire soldi virtuali: in questo modo si possono fare esperimenti senza rischiare assolutamente nulla.

Infine, è importante ricordare che con AvaTrade non ci sono costi fissi o commissioni e rappresenta quindi la più valida alternativa per comprare azioni in modo conveniente.

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L’investitore Intelligente

investitore intelligente

La tecnica del Value Investing è stata descritta al grande pubblico da Benjamin Graham nel suo famoso libro “L’Investitore Intelligente“. Si tratta di un grande classico che non dovrebbe mancare nella libreria di un buon investitore.

Nel libro vengono affrontati vari temi tra cui:

  • Differenza tra investire e Speculare in Borsa
  • La gestione del portafoglio dell’investitore
  • Le regole dell’investimento
  • Come affrontare le fluttuazioni di mercato
  • Come valutare il prezzo di un’azione

I concetti descritti sono ancora molto attuali ma, come abbiamo già detto, è necessario contestualizzarli. Inoltre, non sempre le condizioni di mercato attuali sono adatte al Value Investing (parleremo più avanti di casi in cui il Growth Investing da risultati decisamente migliori).

Value investing per principianti

Che cosa potrebbe fare chi vuole iniziare a investire partendo da zero? Una soluzione alternativa è rappresentata da eToro.

eToro è una piattaforma di investimento indipendente, leader in Italia e in Europa, con più di 20 milioni di clienti.

eToro è molto semplice da utilizzare, è sicura ed è strutturata per essere usata tanto dai principianti quanto dagli esperti. Ma c’è un singolo vantaggio di eToro che supera tutti gli altri: la possibilità di copiare quello che fanno gli altri investitori della piattaforma.

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L’utente può selezionare questi investitori e sarà poi il software brevettato di eToro che si occuperà di replicare, in tempo reale, tutte le operazioni. Usare il Copy Trading è semplicissimo, ti basterà:

  • registrarti su eToro (sito ufficiale)
  • accedere alla sezione Persone
  • individuare i trader su cui investire, scegliendoli in base a strategie, profilo di rischio, rendimenti passati, ecc.
  • decidere quanto investire su di loro e avviare la copia

Grazie a eToro anche chi inizia a investire (e magari non sa nulla di Value Investing o Growth Investing) può ottenere da subito risultati spettacolari. E, se vuole, può anche imparare a investire proprio osservando in diretta quello che fanno altri investitori della piattaforma. Probabilmente è un’opportunità unica che vale più di qualunque corso.

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Il Value Investing di Warren Buffett

Se Benjamin Graham ha individuato i principi di base del Value Investing, chi ne ha ottenuto i più grandi profitti in assoluto è stato Warren Buffett.

Applicando questa tecnica di investimento, Buffett ha potuto trasformare i pochi dollari di capitale iniziale di cui disponeva agli inizi degli anni ’50 in un patrimonio immenso. Attualmente possiede 85,9 miliardi di dollari ma ne ha donati decine di miliardi in beneficienza. 

Buffett non è solo un grande investitore ma è anche una persona estremamente trasparente e sempre disponibile con gli investitori principianti.

Ad esempio, Buffett ha pubblicato i principi che lo hanno ispirato e guidato nella sua leggendaria attività di investitore:

  • Investi solo in quello che conosci
  • Utilizza il Value Investing
  • Compra solo azioni a basso costo
  • Investi in aziende in grado di resistere nel tempo
  • Punta sempre ad una buona gestione manageriale
  • Compra quando i mercati scendono
  • Mantieni una mentalità a lungo termine

Analisi del Margine di Sicurezza: La Bussola del Value Investing

L’analisi del margine di sicurezza rappresenta uno dei pilastri fondamentali del value investing, guidando gli investitori verso decisioni finanziarie più consapevoli e ponderate.

Questo concetto, introdotto da Benjamin Graham, mentore di Warren Buffett, offre una guida preziosa nel determinare il prezzo giusto da pagare per un’azione rispetto al suo valore intrinseco.

In termini semplici, il margine di sicurezza è il divario tra il prezzo attuale di un’azione e la sua valutazione intrinseca. L’obiettivo è di acquistare azioni a un prezzo significativamente inferiore al loro valore reale, al fine di proteggersi da fluttuazioni impreviste e di potenziali perdite.

Questo approccio si basa sulla consapevolezza che il mercato può essere irrazionale nel breve termine, ma tende a valutare correttamente un’azienda nel lungo termine.

Calcolare il margine di sicurezza richiede un’analisi accurata dei dati finanziari e dei fondamentali aziendali. Gli investitori esaminano il bilancio, i rendiconti dei profitti, le proiezioni di flusso di cassa e altri indicatori chiave per determinare il valore intrinseco dell’azienda. Una volta calcolato il valore intrinseco, l’investitore sottrae il prezzo attuale dell’azione per ottenere il margine di sicurezza.

Questo margine di sicurezza rappresenta una sorta di “cuscino” finanziario che protegge gli investitori da situazioni impreviste o da una valutazione errata dell’azienda. Un ampio margine di sicurezza suggerisce che anche se le previsioni aziendali dovessero rivelarsi errate o se si verificassero cambiamenti nel mercato, l’investitore avrebbe ancora una certa protezione contro perdite significative.

L’analisi del margine di sicurezza è particolarmente rilevante nel value investing perché consente agli investitori di adottare un approccio prudente all’acquisto di azioni.

Mentre i mercati possono essere influenzati da emozioni, notizie o eventi imprevisti, il margine di sicurezza agisce come un faro che guida gli investitori verso una decisione più razionale e mirata.

Tuttavia, è importante notare che il concetto di margine di sicurezza non elimina completamente il rischio. Gli investimenti comportano sempre una certa dose di incertezza, e il mercato potrebbe richiedere tempo per correggere eventuali discrepanze tra prezzo e valore intrinseco.

Gli investitori devono essere preparati a sostenere fluttuazioni temporanee dei prezzi e a mantenere un’ottica a lungo termine.

In conclusione, l’analisi del margine di sicurezza rappresenta uno strumento chiave nel toolkit del value investor. Attraverso l’analisi accurata dei fondamentali aziendali e il calcolo oculato del margine di sicurezza, gli investitori possono prendere decisioni più informate, mirando a ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.

Il margine di sicurezza offre un’ancora di stabilità in un mondo finanziario spesso tumultuoso, consentendo agli investitori di navigare con fiducia e disciplina nel percorso del value investing.

Diversificazione: Un Pilastro di Sicurezza nell’Investimento

La diversificazione rappresenta un principio cardine nell’ambito degli investimenti, agendo come un’importante strategia di mitigazione del rischio. Consiste nell’allocazione di fondi in una varietà di asset, come azioni, obbligazioni, materie prime e altri strumenti finanziari. Questo approccio mira a ridurre l’esposizione a rischi specifici legati a singoli asset o settori, contribuendo a creare un portafoglio più equilibrato e resistente.

Il concetto chiave della diversificazione è che, mentre il rendimento di un singolo asset può variare, la presenza di una gamma di investimenti può aiutare ad ammortizzare gli impatti delle fluttuazioni negative.

Sebbene alcune azioni possano subire perdite, altre potrebbero registrare guadagni, riducendo l’impatto complessivo sul portafoglio. Questa dispersione del rischio può proteggere gli investitori da eventi imprevisti o crolli settoriali.

La diversificazione può essere raggiunta investendo in aziende di settori diversi o di diverse dimensioni. Inoltre, la diversificazione può estendersi a livello geografico, includendo aziende in diverse regioni o paesi.

Tuttavia, è importante sottolineare che la diversificazione non elimina completamente il rischio. In periodi di instabilità economica o crisi finanziarie, diversi asset possono essere influenzati contemporaneamente. Inoltre, una diversificazione eccessiva può limitare il potenziale di guadagno, poiché un investitore potrebbe perdere l’opportunità di concentrarsi su investimenti con potenziali rendimenti superiori.

Un equilibrio accurato tra diversificazione e concentrazione è essenziale. Gli investitori devono valutare attentamente le proprie esigenze, obiettivi e livello di tolleranza al rischio.

La diversificazione può essere particolarmente cruciale per gli investitori meno esperti o coloro che cercano una maggiore stabilità nel proprio portafoglio. D’altra parte, gli investitori più esperti potrebbero scegliere di concentrarsi su aree specifiche in cui hanno un’esperienza approfondita.

Anche coloro che decidono di copiare altri investitori di successo dovrebbero applicare il principio della diversificazione, evitando ad esempio di copiare un unico investitore, anche se molto bravo.

Limiti del Value Investing

Le analisi statistiche dimostrano che il Value Investing è il sistema di investimento che ha generato, nel corso dei decenni, i migliori risultati

Prima di applicare in modo automatico i concetti descritti nel 1949 da Benjamin Graham bisogna comunque capire che viviamo in una situazione di mercato molto particolare

Ad esempio, sembra che i grandi colossi tecnologici seguano dei pattern di mercato assolutamente rialzisti. E non stiamo parlando di bolle, stiamo parlando di compagnie che stanno cambiando il mondo.

L’esempio più eclatante è Amazon: chi avesse comprato azioni Amazon, per dire, nel 2012 le avrebbe pagate 3633.14 gli utili. Una proporzione assolutamente inaccettabile per chi applica Value Investing che con questi multipli, al massimo, possono iniziare a vendere allo scoperto come se non ci fosse un domani.

La cosa interessante è che le azioni Amazon nel 2020 hanno raggiunto un rapporto prezzo / utili pari a 70 (che è ancora alto per il Value Investing ma è molto ma molto migliore) con il prezzo che è passato da 254.32 $ a 3137.39 $. In pratica, ogni dollaro di investimento ne ha generati 12 di profitto. Sono risultati spettacolari che non si possono ottenere con il Value Investing.

Questo ci fa capire come il Value Investing abbia dei limiti e non sempre applicarlo è un’idea giusta. Nel caso di aziende che stanno letteralmente cambiando il mondo, come Amazon, è più corretto applicare il Growth Investing.

Value Investing

Opinioni Finali

Il Value Investing rappresenta uno degli approcci più intelligenti e redditizi al mercato. Studi effettuati sul lungo periodo hanno dimostrato che i rendimenti che si possono ottenere sono superiori a quelli generati con altri approcci (ad esempio Growth Investing).

Osserviamo che è possibile anche investire piccole somme, in modo costante, con il Value Investing e quindi è una tecnica di investimento adatta anche a chi non ha grandi capitali a disposizione.

Chi segue tecniche di Value Investing decide se comprare (o vendere) non in base al trend del mercato o alle previsioni sugli utili futuri ma in base a valori concreti e misurabili come l’utile netto e il valore contabile.

Per imparare, abbiamo visto che esistono diversi strumenti, messi a disposizione dai migliori broker in circolazione, perfetti per acquisire dimestichezza con il value investing appoggiandosi a informazioni sicure e verificate.

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    Domande frequenti

    Che cos’è il Value Investing?

    Una tecnica di investimento basata sulla valutazione del valore effettiva delle azioni.

    Il Value Investing è efficace?

    Sì, lo dimostra il fatto che uno degli investitori più famosi del mondo, Warren Buffett, utilizzi proprio questa tecnica.

    Come imparare il Value Investing?

    Il testo base è “L’Investitore Intelligente” di Benjamin Graham. Chi è interessato solo alla parte pratica, può scaricare il corso gratuito di XTB.

    L’approccio Value Investing è ancora valido?

    Di base sì, anche se bisogna tener conto che i mercati sono cambiati negli ultimi anni.

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