Analisi fondamentale: cos’è e come usarla per fare trading

L’analisi fondamentale è un metodo di valutazione utilizzato per analizzare il valore intrinseco di un’azienda o di un asset finanziario, come azioni, obbligazioni, valute o materie prime. Si basa sull’analisi di fattori economici, finanziari e qualitativi che influenzano il valore dell’attività in questione.

In questa guida all’analisi fondamentale analizzeremo:

  • cos’è
  • come sfruttarla come strumento di trading
  • quali fattori prende in considerazione

Fare analisi fondamentale non è impossibile e non è una cosa riservata soltanto ai professionisti del settore trading, anzi.

Oggi, infatti, è possibile imparare a fare analisi fondamentale anche partendo da zero, anche se non hai mai aperto un libro di economia.

Grazie al corso gratuito di AvaTrade, infatti, potrai studiare le basi dell’analisi fondamentale e imparare a riconoscere, in poco tempo, le dinamiche di influenza dei mercati e i loro effetti.

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Analisi fondamentale – riepilogo:

❓ Cos’è: Disciplina di analisi dei mercati
📊 Cosa studia: Dimensioni macroeconomiche influenti
🎯 A cosa serve: Elaborare previsioni affidabili
📚 Come imparare: Corso AvaTrade
🏆 Migliori strumenti per principianti: Copy Trading e Bloggers Opinion

Analisi fondamentale: cos’è e a cosa serve?

Dunque partiamo dalla base, con una definizione di analisi fondamentale:

Per Analisi Fondamentale si intende quella disciplina che studia l’andamento di mercato degli asset basandosi su eventi e dati macro, ma anche su qualsiasi altro fattore esterno che possa influenzare l’andamento del prezzo di mercato in futuro. 

Da questa definizione si possono intuire subito alcune cose:

  1. L’analisi fondamentale è uno studio, quindi si tratta di una disciplina scientifica, che si rivela affidabile nella maggior parte dei casi in cui viene applicata al trading online.
  2. Questo genere di analisi permette sostanzialmente di fare previsioni sui mercati finanziari. Questo non vuol dire avere il potere della preveggenza, ma significa riuscire a stimare con la massima approssimazione possibile quello che potrebbe accadere su un mercato in base alle informazioni provenienti da dati concreti.
  3. Studiando qualsiasi fattore possa influenzare l’andamento di un mercato, tale disciplina consente al trader di fare proiezioni su quello che potrebbe essere il prossimo sviluppo di mercato e quindi di seguito sarà possibile studiare la strategia di trading più adeguata e meno rischiosa, in base ai movimenti di prezzo che è lecito attendersi.

Qualsiasi trader professionista fa uso dell’analisi fondamentale, senza alcuna eccezione. Forse soltanto chi utilizza tecniche estreme come lo Scalping, può permettersi di ignorare l’analisi fondamentale.

Questo però è possibile solo perché si sceglie di operare sul brevissimo termine con tecniche al limite. Altrimenti l’analisi fondamentale resta sempre l’opzione ideale.

Perché fare analisi fondamentale?

L’analisi fondamentale, insieme all’analisi tecnica, rappresenta il punto di partenza per raggiungere qualsiasi grado di successo facendo trading online.

La verità è che pochi traders ne hanno sentito parlare e conoscono veramente in cosa consiste l’analisi fondamentale.

Ma è proprio a causa dell’ignoranza su fattori determinanti come questo che la maggior parte dei traders perde capitali. Voler fare trading senza conoscere l’analisi fondamentale è come voler fare canottaggio senza i remi: è praticamente impossibile.

Come abbiamo approfondito in altri articoli e guide per imparare a investire, i traders hanno 3 scelte temporali di base per investire sui mercati:

  1. breve termine
  2. medio termine
  3. lungo termine

Se per il breve termine molti traders preferiscono l’analisi tecnica per qualsiasi altro orizzonte temporale di investimento l’analisi fondamenta resta semplicemente… fondamentale!

I traders che la preferiscono anche per operazioni di breve termine non mancano di certo, ma in linea di massima l’analisi fondamentale da i suoi maggiori risultati soprattutto se usata per investire sul medio e sul lungo termine.

Per i professionisti che la usano tutti i giorni questa disciplina è una forma di arte. Questo perché, affinché sia efficace, l’analisi fondamentale deve essere corredata dalle giuste interpretazioni. Ma cosa significa? Fare analisi ha sempre una componente discrezionale che dipende dall’interpretazione che il trader offre di un determinato evento o fenomeno.

Come fare analisi fondamentale?

Dare la corretta interpretazione degli avvenimenti è l’unico modo in cui l’analisi fondamentale può essere davvero efficace. Infatti, non sempre è immediata la correlazione cause/effetti sui mercati: non sempre l’evento X porterà alla conseguenza Y. Per questo chi fa analisi fondamentale deve essere bravo ad offrire la giusta interpretazione dei fatti per prendere la decisione giusta.

Nella maggior parte dei casi, gli eventi e le notizie cicliche annuali che notoriamente influenzano i mercati hanno quasi sempre lo stesso effetto. Per questo motivo, chi usa l’analisi fondamentale ha un’opinione ottimistica sul trading online.

Anche laddove un principiante possa trovare difficoltà a comprendere quali potrebbero essere gli effetti di una data notizia su un dato mercato, esiste sempre la possibilità di andare a verificare in passato cosa è successo quando quello stesso evento si è verificato.

Uno dei metodi più semplici per fare analisi fondamentale è attraverso lo strumento Bloggers Opinion di Capex. Grazie a questo strumento innovativo è possibile monitorare costantemente l’evoluzione di mercato, osservando il comportamento dei migliori trader al mondo.

Con dati su oltre 50.000 investitori provenienti da fonti autorevoli e verificate, Bloggers Opinion permette di creare un portafoglio di utenti da seguire, osservando così il loro comportamento sui mercati per avere un’idea chiara e immediata del sentiment attuale.

Trattandosi di trader esperti, osservare il loro comportamento ti permetterà di vedere la loro reazione ai fattori di influenza macroeconomici, così potrai adattare le tue strategie in tempo reale e apprendere gradualmente i segreti dell’analisi fondamentale.

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In alternativa, è sempre possibile affidarsi a strumenti di investimento come il Copy Trading, per attingere all’esperienza dei trader più esperti e copiare quindi le loro strategie elaborate con le capacità di analisi di un professionista.

Ciò significa che anche un trader inesperto può ottenere gli stessi rendimenti degli investitori più navigati, con uno strumento immediato e innovativo: scopri di più sul Copy Trading sul sito ufficiale di eToro.

Quando fare analisi fondamentale?

L’analisi fondamentale è conosciuta anche con il nome di analisi macroeconomica. Queste terminologie vengono utilizzate perché gli studi sui mercati che rientrano nell’analisi fondamentale hanno quasi tutti a che fare con la macroeconomia.

Come riportato su Wikipedia: “in economia la teoria macroeconomica (o semplicemente macroeconomia) è un ramo dell’economia politica che, diversamente dalla microeconomia che studia i comportamenti dei singoli operatori economici, studia invece il sistema economico a livello aggregato”.

Si tratta dunque di un campo di studi generalista e universale che studia il grande per arrivare al piccolo, ovvero quello che accade sul singolo mercato finanziario dove il trader è intenzionato a fare investimenti e del quale è tenuto a conoscere i market mover.

In buona sostanza quindi, con le analisi macroeconomiche si vanno a determinare tutti i fattori di portata globale che possono impattare la domanda e l’offerta di un determinato asset. Il prezzo di un bene, infatti, che sia un’azione, una valuta o una materia prima, viene sempre determinato dalla legge della domanda e dell’offerta.

Per questo l’analisi fondamentale è efficace su qualsiasi tipo di mercato e di asset finanziario, senza alcuna eccezione. Si può usare sia per comprendere quali saranno i futuri andamenti del mercato più grande e importante al mondo che è il Forex, sia per studiare, a un livello più specifico, tutti i fattori che influenzano le quotazioni di una specifica azienda in borsa, allo scopo di capire se le sue azioni si apprezzeranno o deprezzeranno.

Analisi fondamentale e correlazioni di mercato

Come è possibile fare analisi macroeconomica e capire realmente quello che accadrà su un certo mercato? Come è possibile che l’analisi fondamentale permetta di fare previsioni così precise sugli andamenti di mercato? Tutto questo è possibile perché il mercato è come un grande sistema totalizzante. Un tutto unico perfettamente correlato. 

Soprattutto oggi, nel mondo globalizzato in cui viviamo, i mercati sono completamente legati gli uni agli altri. Per fare un esempio basterà ricordare come la crisi greca del 2009 rischiava di far crollare tutto il sistema economico dell’Unione Europea con un grande effetto domino.

Ma questi meccanismi ed effetti sono altrettanto potenti anche su scala globale. Basti pensare a quanto accaduto nel 2008 con la crisi dei mutui sub-prime. Quel fenomeno iniziato negli Stati Uniti d’america stava portando a un default generalizzato su livello mondiale. Solo con un grandissimo sforzo le banche centrali sono riuscite a contenere i danni.

La correlazione dei mercati

La correlazione è uno dei fattori cardine dell’analisi fondamentale. Si tratta della misura del rapporto tra due variabili. La correlazione può essere suddivisa in due tipologie:

  • può essere positiva e in questo caso le variabili si muovono nella stessa direzione
  • può essere negativa e in questo caso le variabili si muovono nella direzione opposta.

Insomma, si tratta di un rapporto proporzionale o inversamente proporzionale. Il “tasso di correlazione” indica quanto le due variabili sono collegate e si influenzano l’una con l’altra. Un esempio classico di correlazione riguarda le obbligazioni. Prendiamo il caso di quando i prezzi delle obbligazioni e dei rendimenti obbligazionari sono inversamente correlati.

Quando i prezzi delle obbligazioni aumentano, i rendimenti cadono e vice-versa. In questo caso si parla di una correlazione negativa tra prezzo e rendimento.

I mercati finanziari sono pieni di correlazioni. E gli investitori professionisti prestano loro la massima attenzione. Fino a quando un determinato trend dura, le correlazioni (positive o negative) tra l’andamento di azioni, valute e materie prime sono un punto di riferimento per capire come muoversi e quindi come guadagnare.

I traders professionisti, quelli che guadagnano di più, riescono a intercettare prima degli altri quando alcune correlazioni saltano e a cogliere prima degli altri l’emergere di nuove correlazioni, nuovi trend che nascono.

Grazie a questa loro capacità possono incrementare i profitti a dismisura. Ma l’aspetto interessante è che imparare le correlazioni non è difficile, soprattutto perché ne esistono alcune standard.

Per capire come riconoscerle, puoi sfruttare il Social Trading di eToro: in questo modo potrai interagire all’interno di una community di esperti e appassionati, confrontandoti con loro in un ambiente controllato e costruttivo. Qualunque dubbio troverà la risposta che cerchi, dalla correlazione tra due asset a come sfruttarla al meglio per le tue operazioni: entra nella community di eToro, l'iscrizione è gratuita.

Analisi fondamentale trading

Come vedremo a breve l’analisi tecnica è la controparte dell’analisi fondamentale e ci sono traders che propendono per l’una o per l’altra disciplina. Chi sceglie di impostare la sua azione sull’analisi fondamentale per avere successo nel trading online è denominato fondamentalista.

Questa figura è da sempre stata inquadrata soprattutto nell’ambito del mercato azionario, ovvero il mercato dove si negoziano le azioni di grandi aziende come Facebook, Prysmian o Nike.

Il lavoro del fondamentalista, dunque, di base è sempre stato quello di analizzare il potenziale di crescita di un’azienda per stabilire la convenienza nell’acquisto delle sue azioni.

Ecco i 3 principali approcci al trading dell’analisi fondamentale:

  • ANALISI CONTESTO MACROECONOMICO: come abbiamo visto in questo caso le valutazioni si fanno di portata globale e riguardano le diverse aree economiche principali distribuite sui vari continenti, questo modo diventa possibile determinare i mercati su cui investire.
  • ANALISI SETTORIALE: in seconda battuta esiste l’analisi settoriale che riguarda più nello specifico le prospettive di business di un determinato settore economico. L’analisi in questione richiede conoscenze specifiche di quel determinato settore, o comunque è necessaria una buona capacità di accesso alle fonti. I metodi di valutazione in questo caso possono andare anche oltre i fattori economico finanziari perché i settori analizzati possono essere i più vari (nanotecnologie, biotecnologie, high tech etc.).
  • VALUTAZIONE AZIENDALE: infine con l’analisi tecnica, lo accennavamo poc’anzi, si fanno analisi specifiche su singole società, il che è un ottimo approccio anche per il piccolo investitore principiante. Qui è necessario analizzare i bilanci pubblici e costruire quindi opinioni solide su quello che può essere non solo il valore reale ma anche il valore intrinseco di una società (fair value, calcolato attraverso i price earnings). Fatto questo avviene un confronto con la valutazione espressa dal mercato, questo può portare a riconoscere la sopravvalutazione o la sottovalutazione di un’impresa. Di qui partono le decisioni di investimento.

Analisi fondamentale azioni

Ecco un piccolo approfondimento su come investire da soli nel mercato azionario con il supporto dell’analisi fondamentale. Entriamo un minimo in dettagli più tecnici su come queste analisi vengono portate avanti, ma l’investitore principiante non dovrà preoccuparsi molto delle difficoltà nel fare queste valutazioni perché molto spesso vengono rese disponibili già pronte da professionisti del settore.

In prima battuta per investire nell’azionario si può usare l’approccio della valutazione aziendale secondo gli indici di bilancio che sono 3:

  • Indice di solidità (DEBT/EQUITY): qui parliamo di un indice molto importante perché descrive il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto. Esprime la dipendenza dell’ impresa dalle fonti di finanziamento esterne ed anche la vulnerabilità dell’ impresa a variazioni nei tassi di interesse. Insomma, questo indice è in grado di far comprendere qual è la reale solidità di un’azienda quotata in borsa.
  • Indice di redditività (ROI): si tratta del rapporto tra utile operativo e capitale investito. Serve a quantificare la capacità di generare reddito con l’ attività tipica dell’ impresa. Questo indice può essere considerato soddisfacente se supera il costo dell’indebitamento. In tal caso risulta conveniente all’impresa prendere danaro in prestito per investirlo nell’attività caratteristica (leverage).
  • Indice di redditività globale (ROE): rapporto tra utile netto e patrimonio netto. Esprime la capacità di remunerare il capitale proprio ed è un indicatore sintetico di efficienza. E’ soddisfacente se supera il tasso di rendimento di investimenti privi di rischio (titoli di Stato).

Analisi fondamentale forex

Cosa influenza i prezzi delle valute?

Nell’analisi fondamentale del forex, i trader valutano i fattori che influenzano i prezzi delle valute.

Questi includono:

  • indicatori economici fondamentali come il prodotto interno lordo (PIL), i numeri dell’occupazione, l’inflazione, la spesa pubblica e le politiche dei tassi d’interesse;
  • eventi geopolitici ecatastrofi naturali, che possono avere un effetto imprevedibile sull’economia di un Paese;
  • crisi di mercato, che possono portare a svalutazioni.

Studiando i fattori fondamentali, i trader possono capire come si muoveranno i prezzi delle valute in futuro e decidere quando acquistare o vendere una coppia di valute. Non dimentichiamo che esistono alcune coppie a maggiore correlazione e che, di conseguenza, alcune valute risentono in maniera più marcata delle oscillazioni di prezzo di altre valute specifiche (come il dollaro o l’euro).

Analisi fondamentale crypto

L’analisi fondamentale delle criptovalute è simile all’analisi fondamentale delle azioni e di altri investimenti.

I fattori fondamentali che influenzano i prezzi delle criptovalute sono:

  • eventi di cronaca
  • tendenze politiche ed economiche
  • sentiment del mercato
  • sviluppi tecnologici

Il fattore fondamentale più importante per il trading di criptovalute, però, è la domanda di una particolare moneta o token. Quando un numero maggiore di persone acquista una criptovaluta, il suo prezzo aumenta. Al contrario, quando la domanda cala, il prezzo diminuisce.

Anche qui, come per il forex, non dobbiamo dimenticare che il mercato è strettamente correlato all’andamento di Bitcoin, quindi le sue oscillazioni influenzeranno (tanto in positivo, quanto in negativo) il valore di tutte le altcoin.

Indicatori Economici per Analisi Fondamentale

Se in origine, dunque, l’analisi fondamentale era considerata soprattutto appannaggio di coloro che operano sul mercato azionario, ormai l’approccio è cambiato perché gli studiosi si sono resi conto che il metodo dell’AF può essere utilizzato in qualsiasi altro mercato con pieno successo.

Di seguito andiamo ad approfondire la questione degli indicatori economici, ovvero tutti quei parametri che possono andare a influenzare il prezzo di un asset durante il suo corso di mercato. Tenerli sempre sotto controllo può aiutare a capire il momento adatto per comprare o vendere valute, azioni e altri asset finanziari.

Gli indicatori economici insomma non sono altro che dati e statistiche utili a fare previsioni di Borsa su lassi di tempo specifici. Grazie ad essi è possibile estrapolare le stime di crescita di un dato mercato per i mesi successivi. Le informazioni prodotte dagli indicatori vengono sfruttate da chiunque usi l’analisi fondamentale come proprio cavallo di battaglia.

Allorquando ci si pone a fare l’analisi di un mercato per capire che tipo di investimento sia necessario, la strategia migliore è quella di confrontare e mettere insieme i risultati di uno o più indicatori. Qualora i dati di molti indicatori collimano e vanno tutti nella stessa direzione allora questo è un segnale deciso che può indicare la futura tendenza dei prezzi con buona precisione.

Sui principali indicatori economici che andremo a discutere non solo prendono le decisioni i traders, ma anche i decisori politici ed è proprio così che l’economia influenza la politica e viceversa. Questo è l’affascinante mondo della macroeconomia e determina il presente e il futuro di governi e nazioni che non possono ignorare gli indicatori economici per prendere le loro decisioni. Lo stesso devono fare anche i traders (si possono aiutare anche con il calendario economico).

PIL: il ruolo del Prodotto Interno Lordo

Era il 1971 quando l’economista Simon Kuznet ricevette il premio Nobel per l’economia. In parte la sua vittoria fu dovuta anche all’invenzione di un nuovo indicatore destinato ad avere un enorme impatto: il PIL o prodotto interno lordo. 

Il PIL assume il ruolo fondamentale per quantificare la produttività di un paese e la sua capacità di produrre ricchezza. Non si tratta quindi di un metodo per misurare la ricchezza stessa, ma la capacità di una nazione di produrla. Si può pensare al PIL come al valore di mercato di tutti i beni e servizi finali prodotti da una nazione.

Grazie a queste sue caratteristiche il PIL viene considerato anche come un indicatore del benessere di una nazione. Questo anche perché al PIL spesso si affianca il paragone con il debito pubblico nazionale, in quanto il prodotto interno lordo è un indicatore in grado di definire la capacità di ripagare il debito stesso.

In generale uno Stato può avere un debito pubblico elevato, ma anche un PIL elevato (es. Stati Uniti) senza per questo incorrere in situazioni di pericolo finanziario ovvero di rischio insolvenza: quello che importa è il rapporto e l’andamento reciproco delle due grandezze, in quanto il PIL in questo caso rappresenta un indice di quanto lo Stato è in grado di risanare il proprio debito pubblico tramite ad esempio imposizione fiscale e relativo gettito fiscale.

I dati relativi al PIL vengono comunicati 4 volte l’anno e rappresenta la somma di tutti i beni e servizi prodotti da una nazione nell’arco dell’anno. Se il PIL non cresce è evidente che nemmeno la nazione sta crescendo e questo ha una ricaduta sul trading perché dati negativi sul PIL si trascinano dietro molto spesso anche trend negativi di mercati come:

  • Mercato bancario
  • Mercato azionario
  • Forex

Viceversa se il PIL è in crescita i mercati ne risentono positivamente e si genera un clima di fiducia sulla stabilità finanziaria di un Paese.

Lavoro: i dati sull’occupazione

I dati sull’andamento del mercato del lavoro sono importantissimi per chi si occupa di trading online. Soprattutto per chi fa trading sul Forex è fondamentale conoscerli e capire che tipo di impatto potrebbe esserci sui mercati di interesse. I dati sull’occupazione sono importanti perché anch’essi riflettono l’andamento generale dell’economia di un paese o di settori specifici della stessa.

L’interpretazione di una data economia si fa anche attraverso la conta dei posti di lavoro che vengono creati. Bisogna sapere anche quale percentuale di forza lavoro è effettivamente occupata ed anche il numero di persone che sono alla ricerca attiva di un lavoro. A tutti questi dati vanno aggiunti infine i numeri di coloro che hanno fatto richiesta di un sussidio di disoccupazione.

I principali indicatori sul mercato del lavoro sono:

  1. Tasso di disoccupazione: gli indici sul tasso di disoccupazione sono rilasciati una volta al mese e parlano dei risultati di tutte le indagini svolte da studiosi di settore che vagliano la situazione di aziende e cittadini. Il tasso di disoccupazione è espresso dal numero di persone che non hanno lavoro ma si trovano alla sua ricerca. L’aumento della disoccupazione deve essere visto sempre come una spia che deve mettere all’erta, al contrario una diminuzione della disoccupazione è sempre una buona notizia.
  2. Tasso di occupazione: questa è l’altra faccia della disoccupazione e indica il numero di persone che durante il mese precedente hanno trovato impiego.
  3. Richiesta di sussidio: questo dato mostra quante persone hanno fatto richiesta di sussidio di disoccupazione nel periodo di riferimento. Questo indicatore quindi parla di quante persone hanno perso il lavoro e hanno bisogno del sussidio per sostentarsi. Quando il mercato del lavoro non funziona questo dato impatta molto i mercati.

I dati sull’occupazione sono importantissimi in analisi fondamentale perché permettono di capire in quale stato si trova l’economia nazionale, ma anche la capacità di spesa e di consumo delle persone, che a sua volta si ripercuote sui conti statali.

Quando invece i dati indicano un aumento dei posti di lavoro il dato può essere preso molto positivamente e così può verificarsi la crescita del prezzo delle azioni di aziende che si trovano nel settore dal quale provengono i dati positivi riguardanti l’occupazione o di una valuta.

Il peso dell’Inflazione

Incredibile peso nel campo dell’Analisi Fondamentale ha anche l’Inflazione. Si tratta di un indicatore che può diventare vera e propria ossessione per alcuni paesi, visto il peso che ha sulla loro economia. Le banche centrali invece ne fanno il fulcro delle loro politiche monetarie, un punto di riferimento da seguire in grado di orientare il loro operato.

Cos’è esattamente l’inflazione? Si tratta della variazione del prezzi relativi espressa in termini percentuali. Essa viene rilevata in un dato periodo di riferimento e nel punto più basso della filiera: ovvero il commercio al dettaglio, ciò significa che per conoscerla è necessario fare riferimento ai prezzi di prodotti e servizi come arrivano al consumatore.

Per calcolarla di prendono in considerazione i prezzi dei beni di più largo consumo. Si tratta quindi di un paniere elaborato da esperti che genera dati sui due tipi principali di inflazione:

  • Complessiva: questo genere di inflazione è quella che prende in considerazione l’insieme dei beni standard.
  • Core: dalla parola inglese “core” deriva l’altra tipologia ovvero quella che considera i prodotti e servizi che hanno i prezzi più volatili.

L’inflazione impatta moltissimo il mercato valutario e tutta l’economia reale. Per prima cosa impatta la domanda e l’offerta. Quando i prezzi tendono a salire aumenta la domanda perché il consumatore vuole assicurarsi il dato bene prima che salga ancora di prezzo, allo stesso modo quando i prezzi si abbassano si tende a ritardare l’acquisto perché si è certi di avere la disponibilità economica anche in futuro e quindi si abbassa la domanda.

Nel trading l’inflazione impatta nel breve periodo, e quindi va presa in considerazione da chi mantiene le sue posizioni aperte per un lasso di tempo ristretto, e addirittura da chi si cimenta nell’intraday. Da questo punto di vista, l’inflazione si compone esattamente come un market mover di media-alta potenza. Nell’immediato ha il potere di sconvolgere gli andamenti di mercato.

Come spiega qualunque corso forex, l’inflazione è anche uno dei motori principali del mercato valutario.

Bilancia dei pagamenti

Parliamo ora di bilancia dei pagamenti ovvero della registrazione delle transazioni che vengono effettuate dai residenti di un certo Paese nei confronti del mondo esterno. Parliamo di un indicatore di pura e semplice contabilità che si pone come obiettivo quello di rilevare le operazioni che vengono effettuate tra i residenti di un’economia e i non residenti in un determinato periodo di tempo.

La bilancia dei pagamenti si forma di due conti:

  1. Conto delle partite correnti: si riferisce alla conta di beni e servizi
  2. Conto capitale: si riferisce agli acquisti e alle vendite di attività finanziari e reali come azioni, obbligazioni e immobili.

La bilancia dei pagamenti è utile perché aiuta a determinare come stanno andando i flussi economici di un Paese, da esempio può aiutare a capire se una certa nazione è attraente dal punto di vista degli investimenti o meno tenendo conto dei capitali che vengono dall’esterno.

La bilancia commerciale (BOT) si esprime attraverso una semplice equazione che è la seguente:

BOT = esportazioni totali del paese X – il totale delle importazioni dal paese X

Sulla bilancia dei pagamenti possono verificarsi Surplus ovvero quella situazione in cui vi sono dati positivi. Questo significa il paese in questione dipende maggiormente dalle esportazioni rispetto che alle importazioni.

In questo momento nel mondo Paesi come il Canada, la Germania o il Giappone sono in grado di vantare una bilancia commerciale con surplus. Questo perché hanno economie in salute e possono godere di tassi di risparmio più elevati.

Quando invece la bilancia dei pagamenti è in deficit i conti vanno in passivo. Questo significa che nel dato Paese vi è una carenza di esportazioni.

Tuttavia un deficit negativo non sempre è associato con reazioni negative da parte dei mercati. Spesso può essere dovuto soltanto ai naturali cicli economici. Non a caso importanti Paesi con economie in enorme espansione come Stati Uniti e Cina hanno una bilancia in deficit.

Il fattore Debito Pubblico

Infine non può mancare anche un cenno al debito pubblico come importante fattore per l’analisi fondamentale. Da anni ormai soprattutto noi italiani quando seguiamo le notizie ce n’è quasi sempre una relativa al debito pubblico e a quanto sia aumentato. Si sente spesso dire che ognuno di noi ha sin dalla nascita un debito di 38 mila euro. Ma tutto questo cosa significa?

Quando il debito pubblico aumenta questo deve essere sempre motivo di preoccupazione per un governo. Soprattutto se parliamo di paesi già fortemente indebitati come il caso dell’Italia, l’aumento del debito può rappresentare un forte segnale di instabilità economica.

Questo dato rappresenta il valore totale del debito accumulato da uno Stato che viene finanziato attraverso l’emissione di titoli di stato. Questo fattore non è da confondersi con il “disavanzo” che invece rappresenta eccessive uscite dalle casse dello stato rispetto alle entrate su base annua.

Il Trattato dell’Unione Europea stabilisce che ogni nazione dovrebbe avere un debito non superiore al 60 per cento del proprio PIL. Ma questa soglia è stata già abbondantemente superata da molte nazioni europee, l’Italia si trova già oltre il 130 per cento e per questo deve fare molta attenzione ogni qual volta effettua una nuova manovra economica.

Analisi fondamentale

Analisi fondamentale libri

Le nozioni che ti abbiamo presentato fin qui rappresentano la punta dell’iceberg di una disciplina che merita assolutamente di essere approfondita.

Ecco un elenco dei 10 migliori libri sull’analisi fondamentale:

  1. Analisi tecnica dei mercati finanziari, di John J. Murphy
  2. Analisi fondamentale e position trading: L’evoluzione di un trader, di Roy A. Friedman
  3. Analisi fondamentale For Dummies, di Matt Krantz
  4. L’investitore intelligente: Il libro definitivo sul Value Investing, di Benjamin Graham
  5. La via di Warren Buffett: le strategie di investimento del più grande investitore del mondo, di Robert G. Hagstrom
  6. Una passeggiata a caso per Wall Street: La strategia collaudata per il successo degli investimenti, di Burton G. Malkiel
  7. Analisi fondamentale e metodi di valutazione dei titoli: Un’introduzione all’analisi fondamentale e alla valutazione quantificata dei titoli, di Jan L. Boersema
  8. Il piccolo libro degli investimenti fondamentali: le basi dell’analisi fondamentale per scegliere i titoli, di John Bogle
  9. Investire nel valore: Da Graham a Buffett e oltre, di Bruce C. N. Greenwald
  10. Analisi tecnica dei titoli e rivista sulle materie prime: analisi fondamentale, di Jack Schwager

Forse potrebbe interessarti sapere se questi libri siano adatti anche ad un principiante. La risposta è: dipende.

I libri sul trading sono numerosi e non tutti ugualmente validi. Ancora più rari, poi, sono quelli strutturati come manuale e che ti forniscono indicazioni pratiche per muovere i tuoi primi passi nel mondo degli investimenti.

In questo contesto, la guida al trading di AvaTrade rappresenta uno dei testi fondamentali della libreria di ogni trader (o aspirante tale). Vediamo brevemente i suoi vantaggi:

  • gratuita, perché AvaTrade ha deciso di renderla disponibile per il download a tutti gli iscritti (anche in modalità Demo)
  • pratica, perché il formato PDF ne fa un e-book consultabile da qualunque dispositivo, dal PC allo smartphone
  • completa, perché ti fornisce tutte le nozioni di cui hai bisogno per entrare nel mondo del trading online, con un quadro completo sulla disciplina
  • accessibile, perché tutti gli argomenti sono spiegati in maniera semplice, senza eccessivi tecnicismi e con numerosi esempi pratici che possono rendere, ad esempio, l’analisi fondamentale comprensibile anche a chi non ha mai letto un solo libro di economia

Non troviamo motivo, insomma, per non consigliare il download di questa guida. Una risorsa di questo valore, a costo zero, non si trova facilmente.

Per apprendere le basi dell’analisi fondamentale e avere una guida pratica al trading online, clicca qui e iscriviti gratis al corso AvaTrade.

Note Finali

Il mondo della finanza e dei mercati è spaccato in due. Da una parte ci sono forti sostenitori che pensano che il modo migliore e più affidabile di negoziare sia scegliere l’analisi fondamentale, molti altri credono che per avere successo nel trading  bisogna affidarsi all’analisi tecnica.

Come abbiamo avuto modo di vedere nel corso di questa guida l’analisi fondamentale è già di per se un piccolo universo dove è possibile imparare e avere sotto mano tantissimi dati utili per investire. Allo stesso modo l’analisi tecnica rappresenta un’altra faccia della stessa medaglia.

È impossibile dire quale approccio sia meglio dell’altro, ma forse in fin dei conti si tratta anche di una disputa piuttosto stupida e fine a se stessa. L’importante è che ognuno usi le tattiche e strategie di analisi che preferisce e che crede lo portino più spesso possibile al risultato.

L’approccio migliore secondo noi di CorsoTradingOnline.net è quello che prevede un bilanciamento delle due forme di analisi. I due approcci andrebbero uniti e utilizzati anche in parallelo allo scopo di ottenere i dati più affidabili possibili e poi dopo pensare ad investire.

Quel che è certo è che mettendo in campo i principi dell’analisi fondamentale qui presentati, da decenni esistono traders in grado di fare profitti importanti e di portare a casa i risultati desiderati, grazie a una strategia e a un modello di analisi efficace.

Per imparare, puoi sempre fare riferimento all’ebook di AvaTrade, la migliore risorsa gratuita che ti permette di studiare l’analisi fondamentale ed altri elementi fondanti del trading per diventare, in poco tempo, un investitore autonomo e competente.

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FAQ

Che cos’è l’analisi fondamentale?

E’ un tipo di analisi che prende in esame fattori economici fondamentali per fare previsioni nel medio e lungo periodo.

Meglio l’analisi tecnica o l’analisi fondamentale?

Si tratta di analisi diverse. Probabilmente l’analisi tecnica dà migliori risultati nel breve periodo.

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