Perchè investire nell’arte? Guida completa per investire con profitto
Azioni e obbligazioni sono generalmente i primi asset che vengono in mente quando le persone pensano di investire. Tuttavia, il mercato azionario non è l’unico modo per far fare speculazione, investire nell’arte può essere un’alternativa, che potrebbe aiutarvi a diversificare il vostro portafoglio.
I classici nel mondo dell’arte, come i Monet e i Picasso, possono essere venduti per milioni di dollari. Le opere di artisti più recenti come Andy Warhol e Jean-Michael Basquiat possono essere venduti per decine o anche centinaia di migliaia di dollari.
La crescita di valore delle opere d’arte è sotto gli occhi di tutti e l’apprezzamento di questo settore ha superato l’S&P 500 negli ultimi 25 anni, con rendimenti medi annui di circa il 14%. Ma come si fa ad investire nell’arte?
Innanzitutto occorrono grandi capitali, se non li avete vi consigliamo di iniziare con il Copy Trading di eToro, un sistema brevettato che permette di copiare ciò che fanno i trader più esperti (scelti da voi) e replicare i loro rendimenti. Provatelo subito anche in Demo:
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Investire nell’arte – Tabella riepilogativa:
Indice
Perché investire nell’arte?
Le vendite di opere d’arte online e offline è in aumento, sempre più persone sono attratte da questo mercato, sia per fini personali, che per fini speculativi.
Investire nell’arte ha senso solo se sapete cosa state acquistando e non vi gettate a capofitto in questo mercato trascinati dalle mode.
Anche se ci sono state delle opere d’arte che hanno centuplicato il loro valore in pochi anni, questo non significa che sia la norma.
Se volete investire nell’arte dovete:
- Disporre di un discreto capitale
- Avere esperienza nel settore
- Frequentare le case d’asta e le gallerie
- Avere molto tempo a disposizione
L’ultimo punto è quello che preoccupa maggiormente gli speculatori: Solitamente questo genere di investimenti è a lungo termine , un po’ come investire in immobili e non tutti sono disposti ad aspettare degli anni per rifarsi.
Come investire nell’arte
L’arte è un asset interessante perché si tratta di un bene che può commuovere, stupire, emozionare il suo acquirente come nient’altro. Di certo molto più di un’azione o un ETF.
Tuttavia, investire nell’arte richiede competenza e l’acquisto di opere d’arte che possano apprezzarsi nel tempo.
Vediamo dunque dove trovare queste opere d’arte da acquistare:
Investire in arte antica frequentando gallerie e musei
Gallerie d’arte e musei sono probabilmente i primi posti che vengono in mente quando si pensa a dove vedere opere d’arte.
La maggior parte delle gallerie vende le opere d’arte che espongono sulle pareti, dandovi l’opportunità di acquistare immediatamente le opere che ritenete interessanti. In effetti, la maggior parte delle gallerie d’arte sono costruite attorno all’attività di vendita dei pezzi che espongono.
I musei, d’altra parte, sono un business completamente diverso ma possono servire allo stesso scopo.
Molti musei non vendono le opere che espongono. Tuttavia, alcuni ricevono un afflusso costante di nuove opere e a volte tendono a “sbarazzarsi” di alcune vecchie collezioni per far posto alle nuove.
L’arte antica è certamente quella dal valore con la crescita più stabile, però bisogna essere degli esperti per riconoscere un originale da un falso o una “crosta” da un dipinto di valore.
Investire nell’arte antica è dispendioso, se farete un giro per le gallerie d’arte lo capirete subito, inoltre i ritorni economici non sono affatto garantiti e sono comunque a lungo termine.
Investire arte contemporanea partecipando alle aste
Le aste si svolgono regolarmente presso case d’aste in tutto il mondo. Due delle case d’aste più famose sono Sotheby’s e Christie’s, ma se non riuscite ad arrivarci, cercate le aste più vicine a voi, nelle grandi città.
Come con qualsiasi altra asta, anche queste vendite all’incanto sono eventi frenetici in cui i pezzi migliori vanno ai migliori offerenti.
In alcuni casi, specialmente quando l’arte in vendita è nella fascia di prezzo oltre i cinque zeri, avrete la possibilità di vedere cosa sarà venduto nell’asta successiva. Questo fornisce agli acquirenti un po’ di tempo per fare le ricerche e valutare i “pezzi migliori”.
Tenete conto anche della commissione della casa d’aste che solitamente oscilla fra il 10% e il 30%. Quindi se vi aggiudicherete un’opera per 10.000 euro, sappiate che dovrete sborsarne fra gli 11.000 e i 13.000 per portarvela a casa.
Nelle aste si trova sia arte antica che contemporanea ma quest’ultima ha un potenziale maggiore, soprattutto se saprete scegliere bene.
Artisti su cui investire nelle fiere d’arte e nei festival
C’è un artista dietro ogni angolo e le fiere d’arte hanno l’abitudine di essere i luoghi frequentati dai nuovi artisti.
Troverete artisti locali che potrebbero avere un talento sconosciuto e opere di artisti tradizionali vendute da collezionisti, investitori e appassionati.
Questi luoghi rendono anche più divertente investire nell’arte e solitamente ci sono opere a prezzi decisamente più abbordabili, ma che spesso non valgono nulla e non acquistano valore nel tempo.
I mercanti d’arte
I mercanti d’arte sono come gli agenti immobiliari , gli agenti assicurativi e i consulenti per gli investimenti . Cercano di vendere l’opera d’arte perfetta al cliente giusto, ma sono dei commercianti, quindi fate attenzione.
Alcuni mercanti d’arte addebitano commissioni elevate che potrebbero ridurre la resa del vostro investimento, ma spesso i più bravi sono anche quelli che si fanno pagare di più.
Le commissioni generalmente partono dal 5% su pezzi che valgono oltre 1 milione di euro e possono arrivare fino al 20% su pezzi di valore inferiore a 100.000 euro.
Azioni frazionarie
Abbiamo detto subito che investire nell’arte è costoso e non adatto a tutte le tasche, per questo motivo sono nati degli escamotage per poter accedere a questo mercato anche senza essere milionari.
Alcune aziende, come MasterWorks e YieldStreet, hanno creato una soluzione. Queste società acquistano e vendono opere d’arte, quindi dividono la proprietà in frazioni e vendono queste azioni agli investitori.
Con frazioni di opere d’arte, sarete in grado di investire in opere del valore di centinaia di migliaia o addirittura milioni di euro con investimenti a partire da 500 euro.
Ecco alcune cose che dovreste sapere sui leader delle azioni frazionarie nel mercato dell’arte:
- Masterworks è l’opzione migliore per gli investitori alle prime armi. L’investimento minimo per iniziare è di 500 euro e le azioni partono da 20 euro ciascuna. La piattaforma offre opere di Jean-Michael Basquiat, Kaws e Banksy, oltre a una lunga lista di altri artisti. Il sito ha anche un mercato secondario, che consente di vendere le azioni.
- Yieldstreet è la soluzione migliore per gli investitori con almeno 10.000 euro a disposizione, ma che desiderano accedere ad opere con prezzi più elevati. Sebbene l’azienda preveda investimenti minimi di 500 euro, l’accesso alle migliori opere costa dai 10.000 euro in su.
ETF opere d’arte
Se non volete spartirvi la proprietà di un’opera con le azioni frazionarie potete puntare sugli ETF, che seguono alcuni dei principali indici dell’arte o che puntano ad aziende del settore.
Per scoprire come investire in ETF dovete leggere il paragrafo “Alternative ad investire nell’arte”.
NFT
I token non fungibili (NFT) sono una novità nel mondo dell’arte. Questi token digitali sono smart contracts ospitati sulla blockchain , che rappresentano la proprietà verificabile e decentralizzata di un’opera d’arte digitale.
Artisti importanti come Banksy hanno realizzato collezioni di arte digitale con migliaia di pezzi e alcune raccolte sono state vendute per decine di milioni di dollari. Tuttavia, gli NFT non sono solo arte e spesso offrono ai proprietari l’accesso esclusivo a eventi, diritti di ristampa e profitti sulle rivendite.
Per acquistare NFT, dovrete familiarizzare con le criptovalute , la DeFi e le piattaforme che offrono questi token. Le più popolari sono: OpenSea, Rarible e SuperRare.
Alternative ad investire nell’arte
Investire nell’arte non è semplice, ci vogliono capitali non indifferenti, le tempistiche di ritorno economico sono lunghe e bisogna essere degli esperti.
Per fortuna esistono delle alternative che vi permettono di puntare sugli ETF che replicano alcuni indici di opere d’arte oppure potete investire in azioni di società che posseggono grandi collezioni d’arte.
Le principali società in possesso di grandi collezioni di opere d’arte sono:
- Bank of America (NYSE: BAC) con una collezione di circa 60.000 opere d’arte,
- Deutsche Bank (ETR: DBK) con una collezione di circa 60.000 opere d’arte,
- UBS Group (SWX: UBSG) con una collezione di oltre 35.000 opere d’arte,
- JPMorgan Chase (NYSE: JPM) con una collezione di oltre 30.000 opere d’arte,
- Microsoft (NASDAQ: MSFT) con una collezione di circa 5.000 opere d’arte.
Per investire in ETF o nelle azioni di queste società potete sfruttare i vantaggi offerti dai migliori Broker online sul mercato:
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Arte investimenti opinioni
Le opinioni sugli investimenti in opere d’arte possono variare anche molto perché le possibilità di realizzare un profitto in questo ambito sono davvero complicate, specialmente se avete fretta e non avete una buona disponibilità economica.
Per investire nell’arte in maniera remunerativa bisogna diversificare e comprare e vendere in modo continuo. Per speculare in questo modo occorre una capitale iniziale di centinaia di migliaia di euro (come minimo) e ci possono volete molti anni per rientrare dell’investimento.
Conclusioni
Come avrete capito, se avete letto questa guida con attenzione, investire nell’arte non è per tutti e non è affatto facile ottenere un profitto.
Fortunatamente esistono delle alternative più “abbordabili” come le azioni, gli ETF, ma anche le materie prime, gli indici e il Forex, che permettono di studiare strategie e fare previsioni in maniera più semplice rispetto a quelle che servono per capire il valore futuro di un opera d’arte.
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FAQ
Se siete degli esperti e avete grandi capitali a disposizione si, può essere conveniente.
Un’opera d’arte già “famosa” non costa meno di 10.000 euro e per acquistare pezzi pregiati occorre aggiungere uno o due zeri.
Le commissioni previste dalle case d’aste oscillano fra il 5% per le opere più costose al 20% per quelle più economiche.
Esistono le azioni frazionarie che permettono di partecipare alla “multiproprietà” di un’opera d’arte.