Ipervenduto : Cos’è e come si usa [Strategie e guida completa]
Ipervenduto è un termine usato nel mondo della finanza quando il prezzo di un titolo crolla al di sotto del reale valore dell’asset e non sempre è spiegabile con delle motivazioni tangibili.
Quando il prezzo di un titolo continua a scendere fa perdere fiducia agli investitori e si crea il panic selling, che contribuisce ad accelerare la discesa fino ad una situazione estrema che può portare ad una reazione del titolo o a una correzione.
Vediamo cosa caratterizza l’ipervenduto o oversold:
- Ipervenduto è un termine soggettivo che dipende da quali strumenti si usano per misurarlo.
- Le condizioni di ipervenduto possono durare a lungo, quindi i trader prudenti aspettano un chiaro segnale d’inversione prima di acquistare.
- Le condizioni di oversold sono mostrate chiaramente da indicatori tecnici come l’indice di forza relativa (RSI) e l’oscillatore stocastico.
- In analisi fondamentale un asset ipervenduto si palesa confrontando i valori correnti con i valori precedenti in termini di prezzo / utili (P / E).
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Indice
Ipervenduto cosa significa?
La parola ipervenduto è abbastanza chiara ma il suo vero significato non è facile da comprendere.
Questo perché il reale valore di un titolo non è facile da definire e solitamente si basa sul suo storico.
In linea di massima un titolo possiamo definirlo oversold quando il prezzo è al di sotto del valore che gli analisti si aspettano il titolo dovrebbe avere e può rimanerci a lungo.
Infatti, anche se la condizione di ipervenduto porta spesso ad una reazione e quindi ad un rimbalzo dei prezzi, non è detto che questo avvenga.
Ipervenduto e Ipercomprato
Ipervenduto e ipercomprato sono due condizioni opposte ma che hanno delle similitudini.
In entrambi i casi infatti i trader si aspettano una correzione oppure si preparano ad una inversione del trend in atto.
Sono due situazioni limite ma il limite è soggettivo, in realtà il prezzo può proseguire nella sua ascesa (per l’ipercomprato) come nel suo crollo (per l’ipervenduto) molto oltre i livelli massimi del nostro indicatore.
Come usare l’ipervenduto
L’ipervenduto viene generalmente utilizzato in analisi tecnica per trovare un punto d’ingresso al rialzo, ma questo dev’essere confermato da un altro indicatore o da chiari segnali d’inversione.
Tecnicamente occorre una piattaforma di trading e quelle mostrate nell’introduzione sono perfette per analizzare le situazioni di oversold, sono sicure, affidabili e senza commissioni.
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Ma capire cosa fare quando ci si trova di fronte ad un chiaro segnale di oversold può essere complicato, ecco perché sarebbe bene vedere come si comportano i trader più esperti e imparare da loro.
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Il trading con l’ipervenduto
Quando un trader legge su un indicatore di trading una chiara situazione di ipervenduto è spesso portato ad entrare al rialzo.
Questo è un errore, l’indicazione di un titolo in oversold non è sufficiente a stabilire un ingresso a mercato, serve almeno un indicatore di conferma o che il prezzo mostri chiaramente di aver invertito la rotta.
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Ipervenduto in analisi fondamentale
Nell’analisi fondamentale si guarda la situazione economica di un’azienda e l’ipervenduto dipende dal rapporto prezzo/utili o da valutazioni simili.
Le motivazioni di una situazione di ipervenduto potrebbero essere il risultato di cattive notizie riguardanti la società in questione, una cattiva prospettiva per la società in futuro, un settore in crisi o un mercato generale in calo.
Come accennato, l’indicatore usato più spesso in analisi fondamentale per determinare un titolo ipervenduto è il rapporto P / E (prezzo/utili).
Se il P / E di un titolo scende al di sotto del suo range storico, o scende al di sotto del P / E medio del settore, gli investitori potrebbero vedere il titolo come oversold.
Questa indicazione può rappresentare un’opportunità di acquisto per investimenti a lungo termine.
Ma come abbiamo ripetuto più volte, un titolo ipervenduto non è un segnale di acquisto finchè non c’è almeno un altro indicatore a confermarlo o il prezzo non ha decisamente invertito il trend.
Ipervenduto in analisi tecnica
In analisi tecnica l’ipervenduto è molto più chiaro, non è necessario fare calcoli finanziari complicati, basta saper leggere un indicatore o un oscillatore.
Il rovescio della medaglia è che un indicatore non tiene conto dei dati fondamentali, quindi mostra spesso dei falsi segnali, fate attenzione.
Gli indicatori più usati in analisi tecnica per analizzare situazioni di oversold sono lo stocastico e l’RSI, dei quali parleremo meglio nei prossimi paragrafi.
Strategia con l’ipervenduto
Qui sotto abbiamo inserito un grafico che mostra chiaramente una situazione di ipervenduto con al di sotto un RSI e un “indicatore di analisi fondamentale” che mostra il rapporto Prezzo/Utili (P/E).
Le frecce che vedete nel RSI stanno ad indicare quando l’indicatore è sceso sotto i 30 punti ed è poi risalito, mostrando dei segnali di acquisto.
Non tutti i segnali tecnici erano dei buoni momenti per entrare a mercato ma se usiamo l’indicatore fondamentale per confermare l’ingresso, vediamo che i segnali sono molti meno e vanno a segno più di frequente.
Vediamo adesso alcune strategie da usare nelle situazioni di ipervenduto.
RSI
L’indicatore più usato per valutare situazioni di ipervenduto in analisi tecnica è l’RSI.
Solitamente questo indicatore è settato a 14 periodi e sotto i 30 punti un titolo è considerato ipervenduto.
Si può considerare un ingresso al rialzo quando l’RSI ritorna verso l’alto dopo esser sceso sotto i 30 punti e il prezzo mostra dei chiari segnali di inversione.
Se ci sono troppi falsi segnali si può decidere di spostare la soglia dell’ipervenduto fino al livello 10 anzichè quello 30.
Serie negativa
Una strategia di ipervenduto può essere avviata anche quando si vede una serie negativa, ovvero almeno 8 giorni consecutivi di ribassi (candele rosse).
Ovviamente questo numero (8) può essere aumentato o diminuito a seconda del mercato che stiamo considerando, per ridurre i falsi segnali.
Per entrare al rialzo bisogna collegare questo “indicatore” alla strategia precedente ed usarla come conferma.
Bande di Bollinger
Anche le Bande di Bollinger vengono usate per determinare situazioni di ipervenduto e solitamente fanno da indicatore di conferma.
Quando il prezzo di un titolo supera la banda di Bollinger inferiore, potremmo dire che siamo in una condizione di ipervenduto.
Si può considerare un ingresso al rialzo quando il prezzo, dopo aver oltrepassato la banda di Bollinger inferiore ritorna verso il centro del canale.
Anche in questo caso è meglio usare come conferma perlomeno un altro indicatore come l’RSI prima di entrare a mercato.
Ipervenduto: Indicatori e oscillatori
Ci sono molti indicatori e oscillatori che mostrano le situazioni di ipervenduto, abbiamo inserito i principali ma voi potete anche usarne degli altri e modificarne i settaggi a vostro piacimento.
Stocastico
Lo stocastico è uno dei più importanti oscillatori di analisi tecnica, che misura lo slancio dei prezzi, il cosiddetto momentum.
Questo indicatore oscilla fra 0 e 100 e le situazioni di ipervenduto sono considerate quelle con l’indicatore al di sotto dei 20.
RSI (Relative Strenght Index)
Visto che abbiamo parlato già dell’RSI (Relative Strenght Index) più volte non ci soffermeremo molto su questo indicatore.
Da molti trader è considerato l’indicatore per eccellenza per valutare situazioni di ipervenduto in analisi tecnica.
Solitamente con l’RSI sotto i 30 ci troviamo in una situazione di ipervenduto.
CCI (Commodiy Channel Index)
L’oscillatore CCI è un indicatore ciclico che viene comunemente usato per identificare o confermare situazioni di ipervenduto su ogni mercato.
Il CCI valuta la forza del trend e mostra quando un prezzo è pronto ad avere una reazione.
Money Flow Index
Il Money Flow Index è simile al RSI ma misura anche il volume, quindi mostra dei risultati che possono essere molto diversi da quelli del Relative Strenght Index.
Fondamentalmente il MFI misura il momentum ed è molto preciso, soprattutto se abbinato ad un altro indicatore per confermare l’ingresso a mercato.
I livelli di ipervenduto
Il livelli di ipervenduto, cioè i livelli di prezzo che mostrano un certo valore di un oscillatore, non deve essere visto come un segnale di acquisto ma come un avvertimento.
Un titolo ipervenduto non è un titolo da acquistare finchè non mostra chiaramente di voler reagire a questa situazione.
Nella finanza le cose cambiano, quindi un titolo ipervenduto può stabilizzarsi in quella situazione, che può diventare la nuova “normalità”.
Per sfruttare al meglio le situazioni di ipervenduto non bisogna avere fretta e attendere delle conferme o degli ulteriori segnali di inversione di tendenza.
Sul trading intraday, una situazione di ipervenduto può diventare un segnale di acquisto quando ad esempio il trend settimanale è rialzista e l’ipervenduto era un ritracciamento di una tendenza al rialzo più lunga.
Ma in linea di massima dovete sempre analizzare almeno due indicatori prima di tramutare un “avviso” di ipervenduto in “acquisto”.
Conclusioni
Possiamo concludere questa guida all’ipervenduto dicendo che questa condizione mostra un titolo con un prezzo inferiore alle aspettative del mercato.
Solitamente quella dell’ipervenduto è una condizione precaria ma non è una regola fissa, a volte può invece durare a lungo.
Come avete visto ci sono molti indicatori e oscillatori che mostrano questa situazione ma dovete trovare la giusta strategia per negoziare, quella che si adatta meglio al vostro “stile di trading”.
Per testare una strategia che sfrutta la condizione di ipervenduto serve molta formazione e molta pratica.
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Si tratta di una situazione nella quale il prezzo di un titolo è inferiore al valore reale.
Oltre all’RSI ci sono diversi oscillatori che mostrano le situazioni di oversold. Nella nostra guida mostriamo i principali.
La strategia deve prevedere almeno un indicatore di conferma. Per maggiori dettagli leggete la nostra guida.
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